La musica classica è una passione relativamente recente, ma quella per la storia no. E questo vale anche per la storia degli strumenti musicali. Il Victoria and Albert Museum aveva una bellissima collezione di strumenti musicali antichi che tra la disperazione e il rammarico di molti amanti (inclusa la sottoscritta), è stata sacrificata al dio delle statistiche che non la vedeva abbastanza visitata e trasformata in spazio espositivo per mostre sulla moda. I pezzi della collezione che non sono stati allocati ad altre gallerie del museo (Medieval and Renaissance, British Galleries, Furniture) sono stati messi in magazzino o donati in prestito permanente all’Horniman Museum and Gardens, un delizioso piccolo museo a Forrest Hill, al sud-est di Londra.
![]() |
Royal College of Music. Londra. 2014© Paola Cacciari |
Il College si trasferì nella sede attuale nel 1894, nel quartiere culturale di Albertopolis, dietro l’Imperial College e davanti alla Royal Albert Hall e comprende un piccolo museo di strumenti musicali aperto al pubblico che ospita una collezione di oltre mille strumenti, tra cui quello che si pensa essere più antico claviciterio (un clavicembalo a sviluppo verticale) conosciuto e datato 1480 circa. Uno strumento abbastanza raro, ma molto interessante. Ci sono inoltre strumenti strani e insoliti, macchinari per rafforzare le dita per i pianisti, strumenti da viaggio creati appositamente per i musicisti cosicche’ potessero fare pratica (provate voi a portarvi in giro un pianoforte a coda se siete capaci!) quando lontani da casa, oltre a tromboniappartenuti (e suonati) da Edward William Elgar e Gustav Theodore Holst.
![]() |
Royal College of Music. Londra. 2014©Paola Cacciari |
Accanto a questi sono alcuni dei ritratti più significativi della collezione RCM, tra dipinti ad olio di Haydn, Boyce e Farinelli, così come manoscritti, prime edizioni stampate, fotografie, lettere e molti altri oggetti dalla Biblioteca e collezioni speciali.
![]() |
Royal College of Music. Londra. 2014©Paola Cacciari |