Ogni anno, da quindici anni a questa parte, la Serpentine Gallery commissiona ad un architetto di fama mondiale la progettazione di un padiglione per il prato antistante l’edificio. Nel corso degli anni i risultati sono stati diversi: dalla dinamica struttura di Olafur Eliasson del 2007, a quella pacata di Ai Weiwei del 2012 all’eterea struttura di Sou Fujimoto del 2013 (che ho amato alla follia), al quasi-fungo di Smilan Radic del 2014.
Oltre a fornire un esempio di architettura contemporanea, questo padiglione temporaneo visitabile da Luglio a Settembre spesso ospita anche un programma speciale con concerti, conferenze e all’interno c’è sempre un delizioso caffè.
Quest’anno era il turno della coppia spagnola José Selgas e Lucía Cano, o – come si fanno chiamare – selgascano. Inutile dire che le aspettative erano alte per la gli iberici, ma devo dire che nonostante i suoi 350 metri quadri, la loro colorata struttura tubolare mi lascia tuttavia indifferente – mi pare un mero pretesto per dare un tetto ad un caffè che vende costosi dolci e gelati del prestigioso grande magazzino Fortun and Mason. Io sono un po’ delusa, ma magari poi mi ci abitio. E voi che ne pensate?
Il pavilion è aperto dal 25 Giugno al 18 Ottobre.
Serpentine Galleries
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Creativa piuttosto l’idea di affidare ogni anno il prato… questi Inglesi non finiscono di stupirmi.
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Quella del pavilion la trovo un’idea bellissima e davvero molto creativa; I risultati poi sono quantomeno… vari 🙂
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