Oggigiorno ci sentiamo tutti un po’ fotografi. Ipad, tablet e smartphone sono sempre più sofisticati e hanno lo stesso numero di megapixel se non di più, di una macchina fotografica.
La gente fa sempre più fotografie che ama condividere sui social media e anche per questo lo smartphone ha soppiantato la tradizionale macchina fotografica. La fotografia, quella vera, richiede tempo e pazienza e se uno è pigro e restio (come la sottoscritta) a portarsi in giro un’ingombrante reflex, la scelta cade inevitabilemente sullo smartphone.
E allora, prorpio a questo mezzo che sta diventando sempre più obsoleto, il Victoria and Albert Museum ha dedicato una piccola e deliziosa mostra nella sala della fotografia, dal titolo The Camera Exposed dove, neanche a dirlo, la protagonista è proprio la macchina fotografica.
Dal proto-surrealista Eugène Atget al fotografo delle dive Richard Avedon, dalla fotografa vittoriana Clementina, Lady Hawarden a Don McCullin, i fotografi amano immortalarsi con il loro macchina fotografica. Già nel 1853, Charles Thurston Thompson (1816-1868), il primo fotografo ufficiale del Museo di South Kensington (come allora si chiamava allora il Victoria and Albert Museum), ha immortalato il suo la riflesso insieme alla sua macchina fotografica, nel vetro di un decoratissimo specchio veneziano. Ancora oggi ogni oggetto appartenente alle collezioni di un museo o pinacoteca è accuratamente documentato e le fotografie costituiscono preziosi documenti di studio per curatori e restauratori. Nel caso del V&A, questo economiche copie fotografiche erano ricercate anche da designer, artigiani e studenti di storia dell’arte.
Immortalando il suo riflesso e quello della sua ingombrante macchina fotografica e del treppiede che la sostiene, Thompson mostra il processo creativo dell’immagine. Ma luce non era sufficiente e lo specchio dovette essere portato fuori, all’aperto. A dimostrare che anche la vita di un fotografo da museo vittoriano poteva essere alquanto avventurosa…
2016 ©Paola Cacciari
Londra// fino al 5 Marzo 2017
The Camera Exposed
Victoria and Albert Museum
Sempre interessante, Paola.
Nota molto a margine: tutti sono fotografi, ora, giustamente noti e condivido, e l’idiozia ha trovato così modo di perpetuarsi e allargarsi. Aggiungo solo: altrettanto avviene con la scrittura.
Pace all’anima nostra, e amen, così sia.
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Com’e’ e vero! ora scrivono tutti, soprattutto quelli che non sanno farlo! 😉
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Ahahahaah! Pagano chi loro pensano sappia scrivere e poi ci mettono firma e … fotografia!
È tempo di spacciatori…
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L’ha ribloggato su StefaniaSanlorenzoe ha commentato:
Grazioso articolo da Paola che ci aggiorna da Londra!
grazie 🙂
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Grazie del reblog! 🙂 🙂
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questa era fotografia…ciaoo paola, solito bacioa Fulh.st. se ci passi
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Era aventura fatta immagine, nel vero senso della parola! 🙂 E tranquilla, ti saluto Fulham St quando ci passo! 🙂
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grazie…ho intravisto il tuo bel pezzo, poi vengo a leggermelo
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Io a volte non riesco a starti dietro invece! Sei una miniera inesauribile di preziose notizie ed informazioni! Sopratutto per chi come me vive fuori… !!! 🙂
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perché son gazza ladra di notizie, e molto molto veloce, 20 anni di rete e 15 di siti e blog mi hanno velocizzata, epoi sono iperattiva, in tutto 🙂
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bene, continua così!! 😉
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sì, continuerò
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e tu sei preziosa per me, che amo tanto londra…
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🙂
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Vero, la vera fotografia. Ora, tra macchine super tecnologiche, siti per migliorare le foto…non serve piu’ il talento!! Sempre interessanti i tuoi post, grazie. Ciao,65Luna
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Grazie! 🙂 Ciao anche a te!
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