Lei sta litigando con un reticente lui. A quanto pare i piani per il matrimonio non stanno andando come vuole lei. Che è una questione di priorità e il lui in questione non sta prendendo le sue abbastanza seriamente. Devo smetterla di farmi i fatti degli altri? Mica facile quando fai un lavoro che induce la gente a considerarti parte dell’arredamento. Ancora meno facile se si tratta di un Venerdì sera (sì, un’altra serata lavorativa…) e le sale in cui lavoro sono pressocchè deserte che sono tutti al concerto nell’auditorium e gli strilli della tipa in questione mi hanno riscosso bruscamente dal mio sogno di essere Isabella d’Este (o Lucrezia Borgia, dipende dal momento…).
Le lancio un’occhiata al vetriolo, ma lei è così impegnata a camminare furiosamente avanti e indietro senza smettere un attimo di abbaiare ordini dentro al suo iPhone che non mi vede neppure.
Eppoi, come al rallentatore, la vedo addocchiare uno degli sgabelli veneziani del XVI in fila su uno dei lunghi plinti lungo le pareti della sala e senza smettere di ululare improperi al disgraziato dall’altra parte del filo, puntarlo con passo deciso. E, come al rallentatore, vedo il suo culetto magro avvicinarsi lentamente allo sgabello.
Urlo. Lei si blocca a mezz’aria, il telefono attaccato all’orecchio, mi guarda con aria seccata.
‘Che c’è? Non si può usare il cellurare in ‘sto posto?’
2017 ©Paola Cacciari
Lo sgabello veneziano del XVI secolo forse sarebbe stato ben felice di ritrovare certi morbidi tepori (fossero di un “culetto magro”)… ma a parte le esigenze sensual-affettive di un antico sgabello, il clou è il dramma che, tuo malgrado, ti ha coinvolta.
Ebbene, soleva dire la madre napoletana di una mia amica: una donna pur di sposarsi andrebbe a letto anche con un cavallo.
(Alla prossima, Paola, e rinnova i miei inchini e omaggi all’ineffabile e indimenticabile Mrs. Garrick)
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Ogni tanto bisogna rispolverare Mrs Garrick… 🙂
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Sì, che non finisca anche lei …. in un Museo 🙂
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Scusami ma che rispetto eh? Che si fotta! Lei è il suo “aifon”.
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RIP buona educazione e buone maniere. E’ una cosa globale purtroppo 😦
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Il museo, un luogo di ritrovo!
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Terribile!!!! Non c’è proprio speranza 😉
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L’educazione non esiste più. … me lo ripeto sempre che i miei hanno sbagliato tutto con noi…. ciao Paoletta
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Che cosa ti posso dire mia cara? La maleducazione che c’e’ in giro adesso mi lascia davvero boccheggiante…
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Eh purtroppo sono cose che trasmettiamo noi… con la nostra indifferenza col nostro individualismo. Invece noooo… oltre a noi ci sono milioni di persone e il pianeta. .. che è uno solo ci ospita tutti senza distinzioni. Che gentaccia.
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Sensibilità alle stelle non c’à che dire…Buona giornata Paola. Isabella
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Purtroppo… 🙄
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C’à…orribile. C’è, scusami gli occhi mi lacrimano un po’.Vado alla cieca…
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odio letteralmente chi urla ai 4 venti i propri affari privati…e ancor più chi lo fa in un santuario, che tale per me è un museo…buon pomeriggio
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Concordo. E ripeto: la maleducazione è endemica… 🙄😒
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assolutamente sì
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Buon fine settimana.
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