Così si apre Prospero’s Cell: A Guide to the Landscape and Manners of the Island of Corfu (La grotta di Prospero: una guida al paesaggio e ai costumi dell’isola di Corfù, Giunti, 1992) dello scrittore e poeta inglese Lawrence Durrell (1912-1990). Nato in India durante gli anni del Impero anglo-indiano, Lawrence detto “Larry” era il fratello maggiore del naturalista, zoologo ed esploratore Gerald Durrell (1925-1995), l’autore della trilogia La mia famiglia e altri animali (1956), Storie di animali e di altre persone di famiglia (1969) e Il giardino degli dei (1975), da cui è stata tratta la popolare e divertentissima serie televisiva britannica I Durrell – La mia famiglia e altri animali (The Durrells), trasmessa in Gran Breatgna da ITV dal 2016 e In Italia dal canale a pagamento La EFFE.
La mia dolce metà mi dice che quando era giovane (o almeno più giovane…) i fratelli Durrell, in particolare Gerald, erano immensamente popolari tra i ragazzini e non fatico a crederlo, che le tragicomiche avventure di questa insolita famglia inglese mi hanno fatto morire dal ridere. Ma quanto “alla lettera” dobbiamo prendere le storie di caos colorato raccontate da questi maestri del racconto? La storia raccontata nella serie televisiva (ripeto, liberamente tratta dai divertentissimi resoconti scritti da Gerald) inizia nel 1935, quando Louisa Durrell, giovane, vedova e in difficoltà economiche, decide quasi all’improvviso di trasferirsi con i suoi quattro figli Lawrence (“ Larry”), Leslie, Margaret (“Margo”) e Gerald (“Gerry”) sull’antica isola dei Feaci.
The Durrells in Corfu in the Thirties (from left) Margaret, Nancy, Lawrence
In realtà la cosa è più complicata e molto meno comica di quanto Gerry voglia farla apparire nei suoi libri, e per chi come me non aveva idea di chi fossero Gerald, Lawrence e i Durrell in genere prima del 2016, e il perché alla metà degli anni Trenta, avessero deciso di lasciare le piogge di Bournemouth per il paradiso di Corfú, un aiuto viene dalla biografia scritta da Michael Haag e intitolata The Durrells of Corfu (Profile Books, £8.99) e per il momento disponibile solo in inglese.
Leggendo questa biografia si scopre che le ragioni dietro questa mossa così “drammatica” (ricordiamo che siamo a metà degli anni Trenta, e uno spostamento di queste dimensioni orchestrato da una giovane donna venodava con quattro figli rasentava dimensioni quasi epiche) sono molto più complicate e molto meno comiche di quanto Gerry voglia farla apparire nei suoi libri. La morte del padre Lawrence Samuel Durrell, un ingegnere ferroviario anglo-indiano, avvenuta nel 1928 per un tumore al cervello all’età di soli 43 anni, aveva lasciato la moglie Louisa depressa e dipendente dal gin. Su consiglio degli altri membri della comunità coloniale britannica, Louisa decide che l’India non è il luogo adatto per una donna sola con quattro figli e torna con la famiglia in Inghilterra dove, dopo varie peripezie, traslochi e sistemazioni temporanee, nel 1932 si fermano a Bournemouth, sulla costa che si affaccia sulla Manica. Ma Louisa, più sola e depressa che mai, diventa sempre più dipendente dal gin. E’ allora che l’espasivo e bohémien Larry, che da tempo voleva trasferisi a Corfù con la giovane moglie-artistaNancy (che non appare mai nei libri di Gerald o nella serie televisiva), decide che è arrivato il momento di salvare madre e fratelli da se stessi e organizza il trasferimento dell’intera famiglia sull’isola cantata da Omero nell’Odissea. E’ il 1935.
Quella di Corfú fu una scelta naturale. Dal 1815 le Isole Ionie erano un protettorato britannico; Corfù divenne la sede del Commissario della Repubblica delle Isole Ionie e fu un periodo di prosperità per l’isola, durante cui la lingua greca divenne quella ufficiale, furono costruite nuove strade, migliorato il sistema di approvvigionamento idrico e, nel 1824, fondata la prima università greca.
I Durrell sono diventati così tanto sinonimo di Corfù che è difficile pensare che ci abbiano vissuto solo quattro anni, dal 1935 al 1939, prima che la guerra li disperdesse e rovinasse per sempre l’isola che avevano amato così profondamente. E se lo stile di Lawence, con il suo estetismo bohémien è un po’ troppo pretenzioso per i miei gusti (La mia famiglia e altri animali è molto più divertente) devo dire che mi sono goduta un mondo La Grotta di Prospero, il breve e dolce amaro diario di viaggio da lui scritto quando lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale lo aveva forzatamente costretto ad abbandonare il suo idillio greco. E amando io stessa moltissimo quest’isola risplendente, non posso che simpatizzare con lui… #TheDurrells
Bolognese di nascita, ma da molti anni residente nella "Perfida Albione" (ebbene sì, un'altra fuggitiva...) sono una curiosa con il pallino dell'arte, della storia, della musica e dei musei.
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7 thoughts on “I Durrell di Corfù: ovvero, La mia famiglia e altri animali”
Applausi, Paola! Mi inchino alla tua solerzia e infaticabile multi-attività.
E’ una serie deliziosa, un po’ romanzata rispetto alla realta’, ma de la trovi su Netflix o You Tube ne vale davvero la pena! 🙂 Un abbraccio! e buona settimana! 🙂
Applausi, Paola! Mi inchino alla tua solerzia e infaticabile multi-attività.
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Grazie Guido! le cose che sci scoprono guardando laTV! 🙂
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Bel post Paola. Una serie questa dei Durrells totalmente a me sconosciuta. Quante cose si scoprono nei blog. Grazie cara. un abbraccio. Isabella
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E’ una serie deliziosa, un po’ romanzata rispetto alla realta’, ma de la trovi su Netflix o You Tube ne vale davvero la pena! 🙂 Un abbraccio! e buona settimana! 🙂
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Grazie mille cara Paola. Dalle scene viste sul video mi piace già. E poi adoro le storie di quegli anni, i vestiti, tutto insomma. Baci
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Due libri e una serie tutti da scoprire…..grazie, faccio tesoro dei tuoi suggerimenti 🙂
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Buona lettura e buon divertimento allora! 🙂
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