The dumping of the statue of slave trader Edward Colston into the harbour at Bristol has brought into question the veritable army of statues that Britain displays in towns and cities. Many of us walk by without giving them a second glance. Many of them are relics of Britain’s defunct Empire and proudly display men […]
via Statuary: Heritage or Modern Horror? — HistorianRuby: An Historian’s Miscellany
Quella statua come pure le altre abbattute o profanate o che si vuole abbattere c’entrano con i fatti contro cui si protesta come i famosi cavoli a merenda.
Quelle statue appartengono ormai alla Storia, indipendentemente dalle nostre modalità di pensiero odierne. Chi si accanisce contro altrettanto dovrebbe censurare con lo stesso criterio centinaia di opere nei vari Musei.
Siamo ormai alla paranoia.
Leggo del travaglio che lacera i massimi giornali americani con direttori costretti alle dimissioni per titoli o articoli in cui si rilevano connessioni razziste. Connessioni che solo un fanatico visionario, così mi sembra, può rilevare.
Ho l’impressione che il fanatismo sia come il Covid. Sia dilagante-contagioso-che non risparmia nessuno anime brutte o belle. Ho l’impressione che tra razzisti e antirazzisti – se tali sono le manifestazioni di questi ultimi, non ci sia alcuna differenza, ma un comune denominatore alla fin fine di ignoranza della Storia, di epoche e stadi di pensiero.
E amen. Chi crede nel progresso dell’umanità si faccia piuttosto un buon bicchier di vino.
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Come hai ragione Guido! Beviamo per dimenticare e non pensare!☹️🍷🍷
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