
I problemi di un popolo sono i problemi di tutto il mondo. Perché il vento non conosce confini.
Visitare Chernobyl a 30 anni dal disastro: il mio reportage di viaggio
Vedo mostre, leggo libri, ascolto musica, lavoro in un museo
I problemi di un popolo sono i problemi di tutto il mondo. Perché il vento non conosce confini.
Visitare Chernobyl a 30 anni dal disastro: il mio reportage di viaggio
Ti ringrazio di cuore per la condivisione! 🙂
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E’ un bellissimo post. Avevo 15 anni quando esplose la centrale. Ricordo tutto come fosse adesso.
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Brava, Paola, l’ho letto il tuo link. Già avevo un alto concetto dell’essere umano, mancava solo questo tassello al mio mosaico, ce ne fosse il bisogno.
Tra l’altro, di quello che è stato e continua ad essere Chernobill nessuno ne parla o almeno non mi capita di trovare aggiornamenti e, invece, le cronache registrano in giro per il pianeta novelle velleità e sfide.
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I romanzi di voci di Svetlana Alexievich sono meravigliosi: per non dimenticare eventi, persone ❤
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